Modernizzazione e sviluppo del sistema elettrico regionale: il progetto Nuova Stazione Elettrica 380/150 kV di Vizzini con raccordi aerei 380-150 kV alla Rete di Trasmissione Nazionale consentirà di migliorare affidabilità, sicurezza e performance della rete elettrica della Sicilia orientale.

Il progetto relativo alla realizzazione della Nuova Stazione Elettrica 380/150 kV di Vizzini ha previsto una serie di interventi mirati: oltre alla realizzazione della Nuova Stazione Elettrica che occupa circa 5 ettari di terreno nel Comune di Vizzini ed è composta da una sezione a 380 kV e una a 150 kV e da due Autotrasformatori (ATR) 380/150 kV da 400 MVA (Intervento 1), il progetto comprende l’installazione di raccordi aerei dalla nuova SE di Vizzini all’elettrodotto aereo esistente a 380 kV in semplice terna “Paternò – Chiaramonte Gulfi” (Intervento 2) e la costruzione di un elettrodotto aereo a 150 kV dalla nuova SE di Vizzini alla già esistente stazione elettrica di Licodia Eubea (Intervento 3).

Il tracciato scelto è stato studiato attentamente per garantire funzionalità ed efficienza, prendendo in considerazione le esigenze ambientali e rispettando la legislazione vigente a livello nazionale e regionale.
Le sezioni a 380 kV e 150 kV della Stazione sono state realizzate secondo specifiche unificate TERNA, con isolamento in aria e una serie di componenti tecnici necessari, tra cui sistemi a doppia sbarra, stalli di linea e primario/secondario ATR, oltre ad altri elementi essenziali. Sono presenti anche sostegni per le apparecchiature di stazione, isolatori per le linee elettriche aeree, impianto di terra e opere civili che includono la costruzione di vari edifici per i servizi e il controllo.

Il progetto avrà un notevole impatto sul sistema energetico regionale: consentirà di immettere in rete la piena potenza prodotta dagli impianti da fonte rinnovabile non programmabile; far fronte alle nuove richieste di connessione, ovvero al repowering degli impianti esistenti; ridurre le perdite di energia causate dalla trasmissione di energia sulle lunghe direttrici a 150 kV, favorendo la risalita della stessa direttamente sulla rete ad Altissima Tensione (380 kV) e ridurre i rischi di blackout.
I contributi finanziari previsti per questo progetto saranno interamente scomputati in termini di remunerazione del capitale investito e ammortamenti, secondo quanto previsto dalla tariffa e dalle normative pertinenti, senza generare entrate per TERNA per l’intera durata di vita utile dell’impianto.